Nell’altro blog ho annunciato che, causa imminente arrivo del caldo, lì sarò meno presente. Proprio per questa ragione ho idea che, ovviamente a seconda di come sarà orientato il mio umore, potrei essere maggiormente presente qui.

Il mio desiderio di oscurità s’intreccerà, tra qualche giorno, con un altro tipo di oscurità: quello della mia anima.
Non so ancora quando di preciso ma, a breve, una blogger di vecchia data sarà informata con un’e-mail del fatto che mi piace da molto tempo. Posso già più o meno immaginare la sua risposta, quindi è bene che mi prepari preventivamente a incassare il colpo.
Non che non ne abbia mai ricevuti prima, anzi. E in tutta verità devo ammettere che, una parte di me, si crogiola in quel tipo di afflizione emotiva. Non so bene come spiegarlo ma, pur percependo una sgradevole sensazione, allo stesso tempo mi fa anche sentire rigoglioso… Sarà questo che si prova quando si assumono sostanze stupefacenti? Chiedo perché non ne ho mai fatto uso, e né mai ne farò. Mi basta l’amore come droga…
In ogni caso, non potendo convolare a nozze con la mia musa, mi accontenterò di farlo col tormento interiore: ho idea che mi terrà compagnia per molto tempo.

La sua presenza nei miei pensieri ha contribuito a lenire, come una sorta di anestetico, il disagio per il sole. Svanita lei svanirà anche la barriera che mi ha protetto finora e tornerò a essere l’amante delle tenebre che tutti hanno imparato a conoscere (ma forse non ad apprezzare) durante la mia decennale permanenza nella blogosfera.
Ora non mi si dica che, sotto sotto, in realtà sono come chiunque altro un amante della luce solare. No, la tollero quando sono sentimentalmente “distratto”, ma la mia natura appartiene al lato oscuro.
Accettatelo, va bene? Amare le tenebre non vuol dire necessariamente essere brutte o cattive persone, e nemmeno essere depresse e sull’orlo del suicidio. Al contrario, molti atti crudeli vengono compiuti proprio in pieno giorno e da chi si mostra cordiale e socievole.
Si tratta semplicemente di possedere un certo tipo di personalità differente da quella della massa, ma sinceramente pura e reale. C’è forse qualcosa di sbagliato in questo?

Penso sia per questo che, una persona tendenzialmente solitaria e individualista come me, avverta il piacevole stimolo di condividere uno spazio personale (questo blog) con un’altra persona.
Il privilegio di avere in comune questo spazio virtuale con Paola deriva non solo da un certo tipo di compatibilità caratteriale, ma anche dall’apprezzamento che in me suscita il suo essere genuinamente se stessa. Non finge di essere: è. Ed è un “è” che, in modo del tutto personale, si sovrappone al mio. Già solo per questo merita il mio rispetto e la mia ammirazione.
E penso che comprenda anche cosa significhi mostrarsi apertamente e invece essere fraintesi, come se i nostri volti fossero in realtà maschere atte a celare il voler ripudiare l’essere parte di una massa di personalità zombificate.

Quante volte mi sono sentito dire che in realtà non sono veramente misantropo… Gente che mi conosce solo virtualmente da cinque minuti e già in grado di tracciare un mio profilo psicologico…
Se fossi un finto misantropo sarei un idiota a tenere alla larga gente che al contrario, secondo l’illuminante parere dei sopraccitati tuttologi, vorrei in realtà avere accanto a me. Certo, sarebbe proprio una mossa astuta da parte mia.
Allo stesso modo perché dovrei fingermi un amante dell’oscurità? Per non voler ammettere a cuor leggero che preferirei abbrustolirmi prendendo il sole in spiaggia? Quale difficoltà avrei nell’andare a Genova (mia città natale) per prendere la tintarella? Quale vantaggio ricaverei da questo comportamento da psicolabile?

Io sono questo: il sostenitore del buio, del freddo, del silenzio e dell’isolamento. E anche dei baci passionali, degli sguardi ammalianti, delle carezze seducenti, degli abbracci possessivi. Amo gli animali e odio gli esseri umani. Repello la vita e bramo l’inesistenza (non necessariamente passando per la morte).
Nel mio modo d’essere vedete incoerenza, incongruenza, ipocrisia, falsità? Oppure potrebbe essere che, nella mia distorta, instabile e caotica mente, una cosa non escluda l’altra?
Sì, una ragazza della quale sono innamorato ha il potere di mandarmi in estasi e mettere a tacere le mie idiosincrasie, così come la sua assenza può esacerbarle. Amo il buio, ma in compagnia della mia musa sopporterei il sole perché la sua presenza lo offuscherebbe.
Questo non equivale a dire che simuli un comportamento da amante del buio o che non sia conscio di chi o cosa io sia davvero. Dipende molto anche dell’umore, e io tendo a essere pure molto volubile.

Direi che posso concludere qui il mio sproloquio.

Vittorio Tatti

28 pensieri su “Previsioni in nero

  1. Tutto sommato si nasce con la tendenza al nero, a cercare il proprio benessere tra ombre e tenebre, non so se dipenda anche dal mese di nascita, ma credo sia una caratteristica che nel tempo trovo che tenda ad aumentare, per intolleranze che diventano più marcate. Nero non significa per forza lugubre, vi sono sfumature che credo possano essere riconosciute e apprezzate solo da chi lo ama seriamente e lo considera colore della propria anima. A proposito di anima ti auguro che la tua decisione di aprirti a quella gemella faccia il botto (in senso positivo eh…)

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  2. Secondo me non c’è nulla di sbagliato nell’amare l’oscurità, il buio, il nero, l’abisso…chiamiamolo come più ci aggrada… o comunque non trovo ci sia qualcosa di sbagliato nel sentirsi attratti da ciò che è diverso dalla norma o secondo la società.
    Penso tu sia una persona autentica e la tua autenticità è preziosa…e non dovresti mai rinunciarvi per conformarti alle aspettative altrui.
    Abbracciare il proprio lato oscuro non significa essere persone cattive, ma semplicemente accettare una parte di sé che non tutti sono in grado di comprendere. Questo ti rende altamente speciale!

    Detto ciò: in bocca al lupo per la dolce donzella! 😉

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      1. Oddio…
        Sul cattivo e sadico lascerei giudicare a terzi! Non penso io…
        …ma che ci sia del nero e del “marcio” in me, sicuramente.

        Adepti ancora mi mancano però!🤣
        Ma se mai ne avrò farò a dire a tutti: “Noi siamo Giselle”
        E tiè… 🤣

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      1. Basta sapere se è andata bene, male o molto male, ma ovviamente è una tua decisione metterci al corrente o meno.
        Semplicemente uno si affeziona alle tue vicende e vorrebbe sapere poi come finisce… 😉

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  3. Personalmente per quel pico che ti conosco ti trovo una persona più che mai apprezzabile anzi, sei leale e sincero con te stesso e con il prossimo e non ci vedo niente di male a volersi oscurate da tutto questo bagliore tendenza dei giorni nostri, io credo che un pi’ tutti insegiiamo e in parte culliamo il nostro nero e che non deve essere per forza soltanto negatività anzi, è ammettere che si ama anche lo stare in pace con sé stessi. Buona giornata Vittorio e un grosso in bocca al lupo per la dichiarazione alla tua anima gemella 😉

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    1. Onestamente non so quanto “nero” sia presente in percentuale nelle altre persone, se sia soffocato a forza per salvare le apparenze o per altre ragioni a me ignote.
      Posso parlare solo per me, e mi tocca confermare tutto quello che ho già scritto nell’articolo.

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  4. Ognuno ama i colori che vuole. A me il nero piace poco perché troppo cupo. Sono un figlio della luna e adoro i colori tenui come quelli caldi.

    Dichiarare il proprio amore è sempre bello anche se le speranze sono ridotte a zero.

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  5. Che dire mio coinquilino…ti capisco molto, e sostengo da sempre che essere autentici sia una questione anche di eleganza. Come te il mio meglio sta nel buio, nel silenzio, nella nebbia, al freddo, nel nero che vesto con immenso piacere. Chi non ama o non accetta o pensa male…credo abbia problemi personali, il giudizio è malattia profonda. 🖤

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