Sapete quando si dice che ciascuno di noi, dentro di sé, nasconde una parte oscura, negativa? Nel mio caso dovrebbe valere il contrario: talvolta dalla prigione del mio umore evade qualche sprazzo di lucentezza, ma al 90% la mia anima è racchiusa in un involucro nero, ammantato di tenebra. E mi piace.
Sono quello che avversa il sole, che disprezza la gaiezza delle interminabili giornate di luce, che aborra la socialità dei tamarri con la mente perennemente in ferie al mare.
Sono quello che farebbe tabula rasa e riscriverebbe l’esistenza umana farcendola di magnanima disperazione. Quello che vede nell’involuzione demografica l’unico vero sinonimo di progresso. Non galassie da dominare col nostro presunto intelletto, ma una discesa inarrestabile nella catena alimentare ben al di sotto del plancton.
La mia anima non è corrotta dal buio: è il resto dell’umanità a essere corrotta dalla luce. Luce che, nei labirintici meandri della mia mente, si affievolisce sempre di più per lasciare spazio a una perpetua e impenetrabile ombra.
Bramo il nulla, la fine, la pacifica e quieta inesistenza. Bramo l’abisso che risucchia tutto e tutti. Eccolo, il rifugio della mia anima.

Animanera

Vittorio Tatti

4 pensieri su “Animanera

  1. Ognuno ha il suo modo di vedere le cose ed è giusto che sia così e soprattutto, il sapere accettare e rispettare le visioni altrui, il rispetto comunque sia, non deve venire mai a meno

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